L’ateismo gnostico
L’ateismo gnostico

L’ateismo gnostico



Ispirato dal buddhismo (che vien definito ateo) e dal pensiero di Julius Evola sul Dioniso di Nietzsche, conio il termine ateismo (tradotto: senza dio) gnostico (il divino è sperimentabile con la pratica spirituale) in quanto credo (vedo direbbe Giandomenico Casalino in rispetto alla comune etimologia di idea e visione) che il divino non necessiti di un demiurgo (antropomorfo o meno).

Una ulteriore riflessione ma operativa: ponendo il caso che lo Jung (vi consiglio comunque di leggere “il pensiero del cuore e anima mundi di James Hillman”) avesse ragione nel dire che la psicologia alchemica è rendere conscio l’inconscio allora il bruciare l’inconscio (consumando forze infere/elementali/Kundalini quindi tantrismo) di Evola è la stessa cosa con termini diversi. Penso comunque che l’immaginazione attiva per essere scevra dai pericoli delle fantasie passive debba essere fatta mediante i sogni lucidi in modo spontaneo durante il sonno (finché l’inconscio non diverrà parte del superconscio senza andare troppo oltre le proprie capacità e quindi bruciando l’opera; guardando l’abisso di cui parla Nietzsche ma rimanendo saldi). Si trova una evoluzione in James Hillman che purifica Jung dalla psicanalisi e vede la libido come una energia non solo sessuale.

Il Mutus Liber diceva: “prega, leggi, leggi, leggi, rileggi, opera, ricomincia daccapo”.


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