Questa volta a morire saranno solo i filistei
Questa volta a morire saranno solo i filistei

Questa volta a morire saranno solo i filistei

Molti di voi conosceranno la storia di Sansone, forzuto giudice biblico, la cui fama è legata alla sua guerriglia personale contro i Filistei. Molti di più ricorderanno la sua famosissima frase: “Muoia Sansone con tutti i filistei”.
Ma chi erano i filistei?
Era una popolazione costiera della Palestina acerrima nemica degli ebrei, infatti di quel popolo ricordiamo, oggi, solo le guerre contro il popolo ebraico narrate nella bibbia, e che fu definitivamente sconfitto dal Re David.


Nell’odierna società globalista, dove “se una farfalla batte le ali a Pechino e a New York arriva la pioggia invece del sole”, per filistei intendiamo delle persone meschine, conformiste, codarde, grette e dominate solo dall’interesse economico.
Ora è successo che una simil farfalla sia volata da New York non a Pechino, ma in Europa, e precisamente a Monaco, per sbattere le sue ali in faccia agli ultimi filistei rimasti: i tecnocrati europei.
A rappresentare questo moderno Sansone è JD Vance, neo eletto vice presidente degli Stati Uniti d’America, che per il suo primo discorso ufficiale ha scelto proprio l’ultima roccaforte filistea, per dire loro che il circo precedente è stato chiuso.
Stop.


Gli ha detto in faccia che sono dei falsi, come era falsa la narrazione woke e green, e che i soldi per la loro stupida propaganda sono finiti.
Inoltre Sansone non userà più quella corda per impiccare il proprio popolo alle ristrettezze economiche che imponeva.
Sono anche stati chiusi, oltre oceano, tutti i rubinetti che alimentavano una guerra ipocrita, contro un nemico che non esiste. Anzi, con quel fantasioso nemico, sono subito ripresi rapporti economici e politici per evitare proprio uno scontro militare. 
Gli ha educatamente urlato contro rinfacciandogli la loro ipocrita democrazia, fatta di controlli e censure, e ricordandogli che una volta erano considerati cattivi coloro che si comportavano come si comportano loro oggi. 
Li ha quindi esclusi dal circolo dei “buoni”: non può in nessun caso essere considerato positivo l’atteggiamento di chi limita le libertà personali di un intero popolo, che comprendono anche la libertà di espressione, la libertà di dissentire, e anche quella di sbagliare.
Sansone non ritiene la UE più compatibile con i nuovi/vecchi valori del governo USA. 
Si tira fuori, Sansone, da quegli organismi come OMS e WEF, costruiti proprio per imporre questa nuova “democratura”, e che aveva cercato di ghermire anche lui e il suo popolo. 
Resta, al momento, dentro quell’alleanza Atlantica nata proprio per contrastare i cattivi di allora, ma che si è trasformata essa stessa in una bestia famelica. Le condizioni poste per rimanere paiono però irraggiungibili per lorsignori, che dovranno quindi presto valutare il nuovo rapporto costi/benefici per mantenere in piedi un simile carrozzone senza il contributo di chi, fino ad oggi, era il maggiore finanziatore.
A contrastare Sansone, si alzano le vocine stridule di alcuni musicisti di questa, a tutti gli effetti, orchestra del Titanic, che continuano a suonare mentre tutto attorno a loro precipita: parla il rappresentante di un governo appena spodestato, che quindi rappresenta solo se stesso, e parlano i rappresentanti dei paesi baltici e di Malta, il cui peso specifico sullo scacchiere mondiale è pari a quello di una pulce sull’immensa montagna di merda sulla quale si sono seduti.


Ultima, anche per ordine di importanza, è la voce di un anziano signore, annoiato all’inverosimile da un doppio incarico impostogli da non precisate forze, che, forse per l’età avanzata, non ha sentito, e se le ha sentite non le ha comprese, i richiami fatti dal nuovo sceriffo in città. 
L’anziano signore, che non parla mai a sproposito, dall’alto della sua bassezza e importanza, ha detto letteralmente che trattare con la Russia, il nemico inesistente, fosse alla stregua di trattare con Hitler.
Si è dimenticato, il signore in questione, che furono proprio i suoi antenati, alleatiti del bau bau di bruno vestito, a infliggere dolorosi costi, umani e materiali, alla Russia:
1710 città distrutte
70000 villaggi distrutti
30 000 000 di feriti 
26 500 000 di morti
1418 giorni di sofferenza!
Quindi, paragonare la Russia al III Reich è la morte della ragione, oppure il frutto di un sonno non proprio tranquillo.
Il brusco risveglio, dovuto alle giuste rampogne dell’Orso ritenutosi offeso da tali blasfemie, credo non sia stato mitigato dalle dichiarazioni di protocollo date a suo sostegno dai soliti nani e ballerine.
Che altro dire?
Che la storia non sempre si ripete, e questa volte, a morire, saranno solo i filistei.

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