Il Deep-state sta crollando, anzi no.

Al momento un grande pentolone è stato scoperchiato, e non poteva essere altrimenti, ma penso che ci siano ancora molte cose da rivelare al pubblico, e non credo che verranno esposte tutte e subito.
Il ritorno di Trump conferma, in merito alla guerra Ucraina, ciò che da tempo già si conosceva, almeno per noi complottisti, e che solo alcuni, lautamente interessati, negavano: il Maidan è stato orchestrato dalla CIA, parte di un progetto da 5 miliardi di dollari per trasformare l’Ucraina in un baluardo anti-Russia. Scopriamo poi che la macchina della propaganda filo-ucraina e anti-russa, da Sean Penn ai gruppi locali di “opposizione”, è stata finanziata dall’USAID.
Inoltre abbiamo Tucker Carlson che lancia l’ennesima bomba: metà delle armi degli aiuti all’Ucraina finiscono nelle mani dei cartelli della droga, i turisti ucraini sono ora i più ricchi d’Europa, mentre i conti bancari dei turisti russi rimangono congelati.
Ancora molto resta da svelare, come ho già detto, dall’11 settembre ai giorni nostri, pandemia compresa.
E anche molti misteri del passato attendono una soluzione.
Non era complottismo e non lo è, anche se ancora ci sarà qualcuno che leggendo queste mie righe mi accuserà di filoputinismo.
Molto presto questi ultimi saranno ricordati come dei residuati bellici di una guerra inutile, ringraziando Dio.
Ma un’altra sarà ancora da combattere.
Perché, morto un Deep-state, un altro sta per prende il suo posto.
Penserete mica che Trump, con il suo radicato nazionalismo e il puro cinismo delle sue strategie geopolitiche, non abbia in mente, o non lo abbia già fatto, di cambiare gli addendi per lasciare invariato il risultato di un sistema così rodato e ben funzionante?

Ora, è fin troppo facile addossare tutte le colpe a Biden e al suo entourage dem, eppure è chiaro che lo stato profondo rimarrà tale, e che qualunque figura politica al comando sarà semplicemente una maschera diversa indossata dal manovratore.
Il burattinaio non potrà fare a meno della sua bestia.
Non è interesse di nessuna parte politica la sua distruzione. È invece interesse di tutti cambiarne l’operatività secondo i propri interessi.
Come per una qualsiasi AI.
In questo particolare momento storico, Elon Musk sembra proprio il manovratore ideale.
Da come si sta muovendo, pare che da tempo si fosse messo all’opera, sicuro della posizione che avrebbe raggiunto. Quasi come fosse già al comando di un contro deep-state e che stesse lavorando da tempo a una simile rivoluzione: non nell’ombra, ma dell’ombra stessa.
Devo ammettere che mi affascina l’idea di un disvelamento delle menzogne; grazie a questo susseguirsi di disvelamenti, un giorno potremmo comprendere la verità sulla nostra origine e sulla vera natura di questo universo.
Infatti, il vero complotto da scoprire riguarda il progetto intelligente insito in ogni cosa organica e inorganica esistente nell’universo.
La mia profonda fede che esista un Creatore, un’intelligenza infinita e benevola che ha creato questo meraviglioso universo di luce, non soddisfa appieno la mia voglia di sapere.
Un giorno comprenderò tutto. Ma quel giorno deve ancora venire.
Ciò che oggi e’ veramente affascinante non è guardare questo nuovo Deep-state nascere e prendere forma, ma vedere come alcuni siano totalmente ancora abbarbicati all’idea degli americani come campioni di libertà e democrazia, senza vedere che si sta verificando solo un cambio della guardia.
Un cambio importante come da decenni non si vedeva, con purghe e licenziamenti anche importanti, me sempre di un cambio della guardia si tratta.
Molto probabilmente questo entusiasmo è dovuto al fatto, appunto, che la caduta del vecchio sistema sia ormai evidente ai più. Era diventato troppo soffocante e invadente, e aveva intrapreso, dopo decenni di attività, un declino chiaramente dispotico.
Ma Trump non è il messia che alcuni aspettavano.

Forse lo è per i seguaci di Q. Gli Anons, devo dire, le hanno azzeccate tutte, quasi come noi complottisti. E forse hanno avuto una guida molto importante nel loro cammino. Qualcuno che, pur essendo esterno dalle vicende politiche, si stava preparando a farne parte. Qualcuno esperto di informatica, di ingegneria, di hitech, che con l’aiuto di qualche conoscitore di strategie militari, anche psicologiche, li ha portati ad essere i vincitori di questa gara surreale. Dovranno però sudare per far comprendere ai loro come mai dovranno ancora piegarsi ai voleri di Sion.
Per quanto mi riguarda, sono consapevole di quanto sia difficile destreggiarsi tra ciò che è reale e ciò che chiamiamo “Matrix”, che è un’illusione attentamente elaborata e sovrapposta per il nostro controllo e la nostra schiavitù.
È un concetto complicato da spiegare, ma man mano che gli strati di bugie vengono svelati, diventa più facile comprendere il livello di inganno e la profondità e la complessità dell’illusione sotto cui abbiamo vissuto. Siamo stati educati, con tutti i mezzi possibili fin da bambini, nel pensare che viviamo in un mondo ostile e in continuo tumulto, perché questa è la nostra natura, la natura dell’uomo.
Quindi siamo vissuti in un mondo povero, con carestie e povertà, perché siamo troppi, così ancora ci dicono, e su di un pianeta che sta lentamente morendo perché non ci prendiamo cura dell’ambiente.
Oggi ci ritroviamo come semplici ingranaggi di un sistema attentamente studiato e basato sul denaro e sulle tasse, perché è l’unico modo, ci hanno detto, in cui funziona la società.
Se qualcuno pensa che Trump possa liberare da questo giogo l’intera umanità, si sbaglia di grosso.

Il suo giogo sarà forse più leggero, ma, comunque, resterà sempre vincolante.
Le lancette della storia verranno riportate indietro di qualche anno, e qualche vita verrà risparmiata.
Ma noi, mi chiedo, siamo pronti anche solo a questi cambiamenti?
Forse, se tutti iniziassimo a sognare le stesse cose, il nostro potere collettivo cambierebbe la nostra realtà.
Siamo ancora troppo poco concentrati e per nulla consapevoli, e la libertà, quella vera, è impossibile da raggiungere se crediamo, ancora e falsamente, di essere liberi, mentre restiamo sotto il controllo della Matrix.
Forse ne godranno negli States dove le politiche demenziali degli ultimi anni verranno cancellate.
Forse ne godranno i Brics, cui le sanzioni minacciate, come quelle già attuate, passeranno come acqua fresca.
Trump forse riuscirà a liberare finalmente gli USA dallo status, mai caduto del tutto, di colonia inglese, ma a noi Europei ci toccherà di essere l’ultima vittima sacrificale di ciò che resta dello stato profondo americano.
Siamo ancora toppo divisi dai nostri piccoli interessi di bottega, troppo lenti a prendere le decisioni opportune, troppo succubi della Borsa e troppo miopi rispetto al futuro che verrà.
Una cosa però posso già vederla: guardate la corona reale inglese, da lì tutto cominciò e li tutto terminerà.
Che Dio, o Trump, ci aiuti.
