“L’ultima fortezza“ di Cornwell e la disfatta americana a Penobscot
“L’ultima fortezza“ di Cornwell e la disfatta americana a Penobscot

“L’ultima fortezza“ di Cornwell e la disfatta americana a Penobscot

Bernard Cornwell è certamente uno dei più abili scrittori di romanzi storici avventurosi delle ultime decadi, che con i suoi 79 anni suonati ha già sulle spalle opere mastodontiche come la saga di Richard Sharpe, quella del sacro graal è quella di excalibur. Talvolta però si è concesso qualche libro indipendente ed unico, dandosi la possibilità di argomentare tematiche che meritano tutta l’attenzione possibile per un buon amante del genere. Ed uno di questi è proprio “L’ultima fortezza”.



Pubblicato in Italia dalla TEA nel 2012, tale racconto cita quella che si può definire tranquillamente come la più grande disfatta navale degli Stati Uniti d’America prima dell’attacco a Pearl Harbour. Siamo nel 1779 ed in piena guerra d’indipendenza americana le truppe britanniche del generale Francis Mclean posizionarono le loro fortificazioni nei pressi della baia di Penobscot, nell’attuale Maine, per fondare una nuova colonia denominata “nuova Irlanda” e conseguentemente contrastare la rivoluzione. Il congresso però, deciso a volersi sbarazzare della presenza britannica in quella zona, diede il via ad una cospicua spedizione navale che, sotto il comando del commodoro Dudley Saltonstall ed il generale Solomon Lovell, si preparava ad affrontare l’assedio. Nonostante il vantaggio e la malmessa fortificazione inglese a Castine, i litigi tra i due militari americani portò sconvenienti ritardi e persero molte occasioni, permettendo quindi alla flotta britannica di raggiungere la baia e costringere quella americana a fuggire prima verso il fiume Penobscot e poi ad auto affondarsi per evitare di finire in mano nemica.

Ora prendere tutto ciò e guardate tale avvenimento storico trasformarsi in romanzo, dando il via a scontri e momento d’azione che di certo non starò qui a spiegarvi. Come sempre Cornwell si dimostra capace non solo a narrare battaglie e scene da capogiro, ma soprattutto ad analizzare il lato umano dei personaggi che non si limitano alle solite banalità. Ambizioni, arroganze, incompetenze ma al tempo stesso coraggio, audacia ed eroismo sono presenti in ogni pagina di questo capolavoro. C’è persino una citazione a John Moore, abile ufficiale dell’esercito britannico realmente esistito che troveremo soprattutto nella saga di Richard Sharp, mentre qui lo vedremo ancora alle prime armi ma desideroso di combattere.

Insomma, se volete un buon libro storico avventuroso che si rispetti o se volete un iniziare ad avvicinarvi alle opere di Cornwell, l’ultima fortezza è il libro che fa per voi.

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