Quest’oggi mi accorgo che Andrea Larsen, piccolo ma appassionante canale YouTube dedicato a letteratura e a pensieri personali, si è ritrovato pochi giorni fa con l’amara sorpresa: senza una notifica od una motivazione specifica, il social video ha bloccato il suo canale son un solo strike, dove le stesse regole di YouTube ti dovrebbero bloccare definitivamente solo dopo il terzo. Ma per quale motivo un canale del genere, innocuo e istruttivo, si è visto cancellato dal nulla?
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Il 21 ottobre Andrea Larsen, YouTuber che ha persino aperto una piccola casa editrice ed appassionato di letteratura e filosofia, ha visto solo per caso il suo canale bloccato dalla stessa YouTube. Come ha spiegato nel suo canale Telegram, ha prontamente fatto ricorso aspettandosi doverose spiegazioni. Ma invece, come volevasi dimostrare, l’assistenza si è limitata a dirgli che viola le norme sulle organizzazioni criminali violente e che molto semplicemente non c’è modo alcuno di recuperare. Il canale è stato semplicemente cancellato. Sparito.
Citando lo stesso Larsen nel suo canale Telegram: “questi sono i diritti concessi dalla piattaforma, questa è la giustizia rivolta ad utenti che da oltre dieci anni hanno pubblicato sulla loro realtà. Oltre 600 iscritti. Più di 200 video. Tante discussioni, tanti commenti assieme. È finita così. A YouTube non frega una mazza, ma io non sono loro.
A quanto pare la motivazione parrebbe celarsi dietro alcuni video di Larsen dedicati alla figura di Kaczynski, più conosciuto come Unabomber, personaggio che tra l’altro abbiamo trattato anche noi anni addietro e che molto semplicemente è un personaggio storico che, seppur accusato di terrorismo, è pur sempre un personaggio storico. Del resto, per chi segue da tempo il nostro canale, sa che anche a noi un anno fa censurarono un video dedicato a QAnon, dove tra l’altro non ne parlavamo nemmeno positivamente ma che è stato ritenuto ingiustamente inopportuno (il video in questione è tranquillamente reperibile sul nostro cabale Odysee). L’unica differenza è che con noi si limitarono ad un primo avviso, uno scappellotto alla quale chiedemmo revisione ma che infine venne ben poco considerato. Purtroppo per Larsen però, solo con uno strike si sono presi il diritto di cancellare definitivamente l’intero canale, dove invece avrebbero dovuto, se dovessimo seguire la stessa politica del social, al massimo bloccare momentaneamente il canale.
Confermando per l’ennesima volta una sempre più pressante censura, voluta soprattutto da paesi come la stessa Unione Europea, vogliamo comunque lasciare una nota positiva. Fortunatamente Larsen ha ricaricato gran parte dei video sul suo canale secondario, ovvero “Razza Estinta”, che vi linkiamo assieme al suo canale Telegram. Da parte di God Save The Vintage, il nostro più totale sostegno ad Andrea Larsen e a chi, come noi, cerca di raccontare i fatti nella maniera più apolitica e veritiera possibile.
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